L'idea fondatrice di questo Vocabolario della psicoanalisi ha sconcertato più di un lettore disattento, poiché continuamente lo si è chiamato "Dizionario" o "Enciclopedia". Al di là di una recensione dei "vocaboli" psicoanalitici, l'intento di Jean Laplanche e J.-B. Pontalis è quello di proporre una riflessione sull'insieme dei concetti, dal più semplice al più complesso, che Freud e altri al suo seguito hanno progressivamente elaborato per rendere conto delle scoperte della psicoanalisi. Il commento degli autori ha tentato, a proposito delle nozioni principali ricostruite, di eliminarne o almeno chiarirne le ambiguità, di esplicitarne le eventuali contraddizioni. È raro che queste non sfocino in una problematica suscettibile di essere ritrovata nella stessa esperienza. Il Vocabolario è uno strumento di lavoro, come amava dire Daniel Lagache, che fu all'origine del progetto; nel senso che l'opera invita il lettore a lavorare con Freud, a mettere il pensiero di Freud al lavoro, anziché considerarlo un sistema chiuso.