Diventare magistrato. La rivista per il concorso in magistratura. I ferri del mestiere per la preparazione al concorso in magistratura

Editore: Edizioni Giuridiche Simone
EAN: 9788891432490
Pagine: 160 p. , Libro
In commercio dal: 28 maggio 2022
Collana: I Maxi
A partire da 19,00 €

Descrizione

Persone, negozio giuridico e responsabilità sono i tre pilastri senza i quali l'edificio del diritto civile frana. I primi due li abbiamo esaminati nei numeri precedenti della rivista. Il terzo lo affrontiamo adesso. La responsabilità assume un ruolo decisivo perché, com'è noto, deve essere sempre garantita una tutela risarcitoria minima delle situazioni costituzionalmente protette. Il danno aquiliano è uscito nell'ultimo concorso e, per il principio del ne bis in idem concorsuale, a luglio non uscirà. Perciò possiamo accantonarlo e soffermarci sull'inadempimento, che contiene moltitudini: la presupposizione, il danno contrattuale non patrimoniale, la responsabilità ex recepto ma, soprattutto, la questione - attualissima - del danno da vaccinazioni, che fa coppia con la responsabilità contrattuale del medico. Nell'orbita del danno da inadempimento rientra anche la figura - sfuggente - del danno da perdita di chance, che oscilla tra il danno emergente e il lucro cessante. Nella sezione «Giurisprudenza» abbiamo inserito due pronunce attualissime sul contratto con effetti protettivi a favore di terzo e sulla sospensione dei medici per l'inadempimento dell'obbligo vaccinale. Per il diritto penale affrontiamo il concorso di persone, l'argomento preferito dalle commissioni. Lo esaminiamo in ogni suo aspetto, dalla struttura alle tipologie (concorso morale e materiale) dal concorso con elemento soggettivo eterogeneo al concorso «barbarico» (?), per poi approdare alle applicazioni pratiche in tema di stupefacenti, concorso esterno in mafia, concorso del pubblico ufficiale nei reati edilizi e maltrattamenti in famiglia. Ma la parte che merita più attenzione è il tema sull'aiuto a morire, argomento sensibilissimo che risente, ahimè, di una concezione molto poco laica del diritto. L'argomento è ripreso anche nella sezione della «Giurisprudenza», dove riportiamo la sentenza della Corte costituzionale che ha respinto, con argomenti contraddittori, la richiesta di referendum popolare per l'abrogazione dell'art. 579 c.p. sull'omicidio del consenziente. Infine, il diritto amministrativo, l'argomento più indigesto (come «I promessi sposi» al liceo, per dire). È oggettivamente urticante ma, soprattutto, è un intruso nel concorso per magistrato ordinario, che si occupa solo marginalmente di pubblica amministrazione. Sarebbe una misura di igiene (giuridica e mentale) eliminare il diritto amministrativo dalle prove scritte. Su questo numero esaminiamo il procedimento amministrativo e l'autotutela della pubblica amministrazione, strettamente intrecciati tra loro perché la L. 241/1990 disciplina le forme dell'autotutela e le stringe d'assedio attraverso la partecipazione dei cittadini e il contraddittorio con gli interessati. Tra gli argomenti trattati spiccano l'annullamento d'ufficio e la revoca, gli atti ad esito confermativo, i rimedi contro il silenzio della P.A. e gli effetti dell'annullamento dell'aggiudicazione sul contratto stipulato medio tempore. Anche questo numero, insomma, è ricco di ghiottonerie.

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