Ogni epoca ha il suo modo di uccidere, i suoi mostri e i suoi incubi ricorrenti. Anche il delitto cambia con le abitudini, con le paure collettive e private - e con le epidemie di terrore alimentate dal circuito mediatico. Questo approfondito e singolare libro è un tuffo nella mente dell'omicida e del serial killer, assassini che agiscono con mezzi efficaci, comuni e non comuni, commettendo i crimini più efferati: dall'omicidio col veleno, o la messa in scena di un incidente domestico, agli omicidi di massa. Wilson e Pitman ci offrono un'ampia panoramica attraverso le epoche e i luoghi più diversi e lontani dai nostri. Un'indagine degli istinti collettivi di violenza, una disamina psicologica del profilo del carnefice che lascia sempre più indizi di quelli che vorrebbe, entrando così nella storia del crimine.