Con lo sviluppo del "capitalismo delle piattaforme", gli studi sull'automazione sono tornati con forza nelle scienze sociali. Il ventaglio delle posizioni è variegato e va dall'ottimismo a forme di rifiuto radicale. Smarcandosi da entrambe le posizioni, alcuni autori relativizzano l'impatto dell'automazione e delle innovazioni tecnologiche sull'occupazione e sottolineano l'importanza dei processi di deindustrializzazione. Altri riportano l'attenzione sul carattere "mitologico" della digitalizzazione, che nasconde il lavoro umano sotto una patina ipertecnologica. Questa proposta vorrebbe suscitare un riposizionamento che permette di rendere più complesso il nostro modo di ragionare attorno ai conflitti che originano dai processi di meccanizzazione, automazione e informatizzazione.