Il primo ottobre prossimo, la Repubblica Popolare Cinese compirà settant'anni di vita. Quando, nel 1949, Mao Zedong ne proclamò ufficialmente la fondazione da Pechino, l'immenso Paese asiatico era appena uscito dalla terza ed ultima fase di una guerra civile lunga ed estenuante. Mettendo a confronto le fotografie della Cina di allora con quelle di oggi, l'impatto visivo è impressionante. Quello stesso Paese che nel 1949 presentava ampie sacche di povertà estrema e deteneva un peso politico internazionale quasi irrilevante oggi è la seconda economia al mondo, la prima considerando il dato del PIL a parità di potere d'acquisto, la prima potenza commerciale, il primo investitore globale in infrastrutture e in energie pulite, il secondo in intelligenza artificiale e l'unico mercato a racchiudere tre delle prime dieci borse al mondo per capitalizzazione azionaria: Shanghai (quarta), Hong Kong (quinta) e Shenzhen (ottava), collegate fra loro attraverso uno schema di Stock Connect, inaugurato nel novembre 2014. Scenari Internazionali torna così per la quarta volta, nel suo formato cartaceo, ad occuparsi di Cina in una fase cruciale per l'evoluzione degli equilibri internazionali.