L'immaginario occidentale relativo al continente africano è il frutto di uno sguardo mitopoietico volto ad addomesticarne l'alterità. Le pagine di questo fascicolo si pongono l'obiettivo di smascherare, dati alla mano, pregiudizi radicati e convinzioni diffuse. Si scopre, per esempio, che i flussi migratori africani avvengono principalmente all'interno del continente e che la percentuale degli emigranti africani è inferiore a quella degli asiatici e degli europei. Inoltre, l'idea che le società africane siano intrinsecamente refrattarie alla democrazia per motivi etnico-tribali viene smontata, rivelando come il tribalismo sia spesso un prodotto delle politiche coloniali. Alla convinzione 'occidentalocentrica' che l'Africa - come realtà unitaria, coerente e autonoma - in fondo non esista, viene contrapposto il dato di fatto di una agency emergente e in crescita, che rivendica la propria identità e capacità di autodeterminazione.