Il momento storico che stiamo vivendo mostra che la guerra minaccia costantemente l'equilibrio delicato della vita in comune. Forze opposte cercano di prevalere profanando lo spazio di libertà dell'altro e promuovendo un ordine stabilito a prescindere dalle differenti istanze in gioco. L'armonia, posta a obiettivo utopico, è minacciata da nuovi conflitti. La tensione al predominio manifesta ancora quel meccanismo che ha mosso per secoli una parte significativa della storia dell'umanità attraverso guerre, violenze e lotte per la supremazia. La stessa idea di giustizia e di bene viene costantemente minacciata dall'esercizio di un potere che può corrompere gli ideali più nobili piegandoli alle dinamiche di conflitto e prevaricazione fino a includerli nella cosiddetta "ragione di guerra". Testimoni di questa concezione, artisti, filosofi, teologi e politici hanno tentato di giustificare, di criticare o di decostruire i presupposti ideologici del polemos fondante il pensiero occidentale. Oggi più che mai è indispensabile una profonda interrogazione sul legame tra passato e presente e sulle narrazioni differenti che animano il nostro mondo, ciascuna con i propri legittimi desideri.