Riconsiderare la storia del pensiero filosofico del Secolo breve spinge a un inevitabile incontro con l'ebraismo e le sue articolazioni e a una riflessione sulle principali figure di pensatori per i quali è stato decisivo il confronto con le proprie radici ebraiche, in relazione anche ai tragici eventi che hanno sconvolto il Novecento. Premessa necessaria all'indagine sul loro pensiero è il superamento della concezione di separazione e integrazione che ha profondamente segnato la storia degli Ebrei d'Europa. Solo in questo modo è possibile riconoscere e ripensare la portata teorico-filosofica del loro messaggio, che ha saputo arricchire con prospettive profonde e intense la storia del pensiero occidentale. Vengono qui ascoltate alcune tra le voci più importanti e significative del pensiero ebraico contemporaneo, mostrando come esse abbiano interagito, pur in maniera diversa e con differenti accentuazioni, con la filosofia, la poesia, la letteratura e la teologia della propria epoca. Il volume documenta il confronto costante, esplicito o implicito, con le origini ebraiche di questi autori, riconosciute come fonte del loro pensiero.