Anche questa legislatura si porta appresso il tentativo di stravolgere la Carta, questa volta con la minaccia di realizzare una dittatura della maggioranza. Ne scrive per questo nuovo numero il docente di Diritto costituzionale Di Salvatore, cui fanno eco le parole di Pazé su come la disaffezione di cui tanto si discute sia il frutto proprio di anni di riforme forzate e sistemi elettorali sballati. Abbiamo indagato tutti i passaggi che la riforma dovrà affrontare sino allo sperabile referendum, pubblicando il testo integrale con la relazione della presidente del Senato Casellati, e l'intervento contrario della senatrice a vita Segre, oltre allo stato dell'arte delle mobilitazioni e alla temperatura dei sondaggi. Abbiamo raccolto le opinioni dei più eminenti costituzionalisti, unanimi nel dissenso, la cronistoria dei precedenti tentativi di riforma e le posizioni dei partiti, alcune ancora piuttosto ambigue. I paralleli non mancano, dalla legge Acerbo al modello Orbàn, e dalla lettura di Pedullà e Urbinati provengono domande che dovrebbero interrogare anche la sinistra. A partire dall'altra riforma, di cui si parla meno, quella sull'autonomia differenziata.