Il numero è costituito, nella prima parte, da due lavori presentati al Convegno ISPS svoltosi a Varazze. Uno mostra come l'adolescenza rappresenti il momento cardine dell'evoluzione della soggettivazione. Nel secondo lavoro viene presentato lo stato dell'arte sul legame tra embodiment e schizofrenia alla luce degli studi neuroscientifici, con cenni sui possibili correlati fisiologici del disturbo al fine di attuare appropriate strategie di prevenzione e trattamento. Viene esplorata la connessione fra sogno e poesia: i poeti hanno da sempre riconosciuto il loro debito alle immagine oniriche. Si passa poi, attraverso ad un gruppo di psicoanalisi familiare, ad ipotizzare che l'origine della psicosi non sia una difficoltà insorta nel paziente ma nel genitore, cui il figlio è strettamente connesso da un legame simbiotico. Partendo dalla riflessione storico-filosofica di Michel Foucault e della cosiddetta Scuola di Francoforte di Horkheimer e Adorno, si cercano ipotesi di decifrazione della apparente dicotomia tra immagine pubblica della follia e dispositivo tecnico e medico. Il numero si conclude con un ricordo corale del grande Maestro Fausto Petrella.