Nata nell'aprile del 1951, la rivista ha sede a Bologna negli uffici dell'omonima Associazione di cultura e di politica che ne controlla la proprietà. È un bimestrale e i numeri sono rivolti in primo luogo a quelle componenti della società che paiono più interessate a un discorso civile orientato verso una prospettiva di modernizzazione. In questo numero contributi di: Ignazio Visco, Romano Prodi, Giuliano Amato, Paolo Gentiloni, Norberto Dilmore, Antonio Missiroli, Marco Brunazzo e Gabriele D'Ottavio, Marco Puleri, Michele Marchi e Lucrezia Ranieri, Guido Formigoni, Giuseppe Pisauro, Claudio Giunta, Luca Barra, Alessandro Santoro, Antonio Massarutto, Leonida Tedoldi, Nadia Urbinati.