Ogni uomo e donna oggi diffida di ogni appartenenza ereditata o imposta, si vuole comprendere e scegliere in funzione di ciò che può rinforzare la propria identità. L'appartenenza a un'istituzione, comunità o gruppo è retta unicamente da una scelta singolare che può sia essere rimessa in gioco in ogni momento sia rinascere in modo sempre nuovo. Gran parte di queste community si dotano di processi iniziatici (ereditati dalla storia passata o recente) che assumono connotazioni singolari. Interessanti le ritualità virtuali nel mondo giovanile... Anche le tradizioni religiose si caratterizzano con processi iniziatici, ancorché diversamente interpretati. In questo orizzonte quali interrogativi pone la pratica cristiana dell'iniziazione pur mutata nei modi, nei tempi e nei luoghi? Come può essa attingere alla storia di Gesù, per ripensare (!) le scelte qualificanti fatte nel corso della storia delle chiese? Come ripensare alcune esperienze singolari e significative? Quali sono le forme vitali dell'iniziazione ai passaggi chiave dell'esistenza? Come guarire da quella fastidiosa e sgradevole sensazione che prende quando costatiamo che l'iniziazione cristiana segna, di fatto, più che l'ingresso matura nella comunità di fede la conclusione della pratica della vita cristiana? «CredereOggi» si fa carico questo disagio e senso di estraneità di tali riti per riflettere sulle condizioni che possono aiutare a fare scelte qualificanti.