Oggi più che mai, le scienze influenzano ogni aspetto della nostra vita. È un potere enorme, che richiede un'enorme responsabilità. Che cos'è la scienza? Come funziona? Come modella le nostre vite? Per oltre cinque decenni, Paul K. Feyerabend (1924-1994) ha cercato di richiamare l'attenzione su questi temi, coinvolgendo chiunque fosse interessato, non soltanto scienziati e filosofi. Suo obiettivo non era quello di offrire risposte, ma di mettere in dubbio pregiudizi nascosti e snidare convinzioni consolidate. A cent'anni dalla sua nascita, e a trenta dalla sua scomparsa, le domande da lui poste continuano a interrogarci. In questo fascicolo, alcuni studiosi - con approcci diversi, frutto di interessi e percorsi di ricerca distinti ma complementari, e accogliendo l'invito al pluralismo che caratterizza l'opera di Feyerabend - partono da alcuni dei suoi testi più controversi e stimolanti, per dialogare a distanza con lui su questioni centrali quali razionalità, natura dell'impresa scientifica, metodo, relativismo. Ai loro contributi si aggiunge un testo di Feyerabend finora inedito in italiano, Conoscenza senza fondamenti (1961), che getta nuova luce sulle radici razionaliste dell'anarchismo metodologico.