«Sono sempre stato con i tossici, sono cresciuto e invecchiato con loro, non sono mai andato da nessun'altra parte, è più quello che ho ricevuto di quello che ho dato, mi hanno insegnato tutto loro, guai a chi me li porta via... Sono essi l'imprevisto della mia vita, l'imprevisto, un'eccedenza della realtà, una sovrabbondanza di grazia che ci viene incontro avvolgendoci di meraviglia. Anche il male e il dolore - in un certo senso - sono una sovrabbondanza, uno straripante bisogno d'amore. Nel dolore e nella sofferenza vive un mistero da guardare, di fronte al quale inginocchiarsi e chinare il capo».