Mentre resta ammaliato dalle abilità dell'intelligenza artificiale, il genere umano corre il rischio di delegare per pigrizia la propria capacità di pensiero critico, la comprensione di ciò che avviene intorno a sè - la propria intelligenza naturale - alle strabilianti capacità di calcolo di un computer. L'aspirazione degli autori è allora di stimolare un'intelligenza empatica che si alimenti e propaghi tra le persone, quel dialogo incorpo, inaccessibile alle macchine e primigenio spazio di incontro con noi stessi e con l'altro. È questo strumento, infatti, che ci permette di coltivare il pensiero originale e critico, e ci suggerisce anche come insegnarlo ad alunni e collaboratori. Sandrini e Vaglini, entrambi docenti di scuola superiore e molto attivi sulle tematiche educativo/formative, propongono in questo volume un punto di vista etico e innovativo, ma pratico, sull'integrazione dell'intelligenza artificiale nei campi dove, finora, ha prevalso la relazione fra esseri umani. Con esempi concreti vedremo come l'etica possa guidare l'integrazione dell'AI senza perdere l'umanità ma, anzi, promuovendola. [...]