La proposta del presente testo è quella di effettuare una lettura critica dei modelli pedagogici sviluppatisi storicamente, attraverso il riferimento ai diritti umani della comunità educante. Il riconoscimento dei diritti dell'uomo è una delle più alte conquiste della ragione e della solidarietà umana, nella formulazione condivisa da tutte le Nazioni, così come codificata nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo del 1948, si può trovare quel comune denominatore che, evitando tentazioni impossibili di pensiero unico ed assoluto, possa collegare solidamente e creativamente i processi formativi all'interno di una società mondiale sempre più complessa e globale.