Raccontare oggi la Goliardia padovana non è un gioco nostalgico, anacronistico, risponde piuttosto al bisogno fondamentale di riconoscersi in una comunità che raccolga l'eredità del passato, per poter vivere pienamente il presente e proiettarsi nel futuro. I riti di passaggio studiati dall'antropologia danno voce a questa esigenza profonda che nel rinnovarsi delle generazioni produce continuità e cambiamento. Non gli aneddoti rendono attuale la Goliardia ma i temi che pervicacemente alimentano il dibattito generale sull'Università: dal "caro affitti" all'immobilismo sociale, dal mancato riconoscimento del merito alla "fuga dei cervelli", dall'insufficienza di risorse alla parzialità delle riforme normative. La Goliardia accompagna la fatica, lo sforzo del cambiamento con spirito libertario che sostiene l'impegno attraverso la creatività e la fantasia. La consapevolezza del compito da parte di tutti i diversi protagonisti permette la condivisione e la realizzazione dei progetti collettivi e individuali.