Iperproduttivismo e ultracognitivismo sono solo alcune delle più evidenti criticità di un'era, la nostra, segnata dalla "liquefazione rapida" dell'umano, fagocitando voracemente l'esistenza di individui alienati e dispersi in esistenze poliedriche e prive di profondo significato. Si rende, così, necessaria una riforma del pensiero che investa il ruolo della scuola in quanto luogo primario di formazione e di insegnamento. Un rinnovamento pedagogico che possa condurre alla metamorfosi della riflessione individuale e, specularmente, una rivoluzione del pensiero che debba guidare quella dell'educazione.