Il libro propone un'originale interpretazione del sapere nei nidi d'infanzia, frutto della secolare sapienza femminile nelle pratiche di cura, della sensibilità corporea quale fonte di competenze, principale riferimento per l'azione illuminata dall'esercizio della riflessività. La combinazione di questi elementi delinea uno specifico professionale che si estende tra visibile e invisibile. Per portare a nominazione queste sapienze nascoste, il discorso rivisita la cultura del nido all'interno delle recenti trasformazioni sociali e familiari. La capacità del personale educativo di ampliare lo sguardo imparando a interpretare l'attuale complessità sociale deve saldarsi con l'ascolto della propria vita emotiva, dei sentimenti che l'attraversano e che possono essere riconosciuti, esplorati, nominati fin dai primi anni di vita. Portare all'attenzione della comunità scientifica questo impegno educativo quotidiano implica la responsabilità di tradurlo nelle forme della parola scritta. Il testo accoglie pagine di diari professionali e frammenti di dialoghi realizzati in diversi percorsi formativi, organizzandoli in un lessico educativo sulla cura. Il volume si conclude con la presentazione di alcune conversazioni con mamme e papà, per rendere visibili quelle alleanze virtuose tese a costruire un'educazione riflessiva partecipata. Tutti coloro che operano nei nidi troveranno in queste pagine una riflessione innovativa, corredata da materiali per la formazione e per il lavoro.