Maria Montessori, come educatrice, fu una voce critica contro la violenza del fascismo che imperversava in quell'epoca. Si impegnò sempre per il rispetto e l'attenzione verso il prossimo e i più piccoli, e fu candidata per tre volte - nel 1949, nel '50 e nel '51 - al premio Nobel per la pace. La sua non fu solo innovazione pedagogica: fu una "scoperta del bambino" che svelò anche il significato pratico, operativo e non ideologico delle parole libertà, lavoro, disciplina e pace. E di spirito di pace sono intessuti il suo pensiero e il suo metodo, a partire dai rapporti genitori-figli: una pace reale, vivibile, non un ideale astratto, che lei stessa sperimentava come relazione umana ed educativa concreta. In questa raccolta dei suoi scritti più intensi sul tema dell'educazione alla pace - presentata e commentata dai pedagogisti Daniele Novara e Elena Passerini - la "Dottoressa" ancora una volta ci viene in aiuto con il suo spirito anticonvenzionale per dar vita a un'umanità nuova e libera. Perché "l'educazione è l'arma della pace e la pace è la condizione della buona educazione".