Il libro, andando controcorrente, vuole dimostrare che l'educazione è un mestiere possibile e che il suo fine è ancora quello di sostenere nelle persone la ricerca della propria unicità personale, dello sviluppo consapevole e responsabile delle potenzialità che ad essa sono connesse. Il tutto all'interno di un progetto tessuto dall'amore per la vita e l'uomo e, quindi, da valori, ideali e, laddove presente, da una fede religiosa che siano congruenti con questo amore. A questo punto è però necessario precisare che l'educazione è un mestiere possibile a condizione che esso sia svolto da un adulto, ovvero da una persona che nell'agire educativo persegue gli obiettivi evolutivi che caratterizzano, o dovrebbero caratterizzare, l'acquisizione della condizione adulta. In particolare la capacità di integrare nel proprio Sé il genere complementare al proprio e di far dialogare tra di loro le età che la persona ha incontrato nel suo cammino esistenziale e, nello stesso tempo, aprirsi all'attesa di quelle che deve ancora incontrare.