Il volume privilegia il punto di vista di chi ha vissuto il disturbo specifico di lettura in prima persona, fornendo in tal senso una chiave non da intellettuale ma da esperto sul campo. Con il suo lavoro l'autrice vuole sottolineare l'importanza di formare una classe di maestri elementari all'altezza dei loro compiti. Hanno in sostanza tra le mani il potenziale mentale delle donne e degli uomini del futuro e pertanto viene chiesto loro di saper padroneggiare con pazienza e sapienza tutti i metodi didattici messi a loro disposizione.