Vi sono bambini che percepiscono il mondo esterno come insicuro, instabile, ondeggiante e minaccioso, riflesso di un disordine emotivo interiore e di un'incapacità reale di affrontare serenamente le difficoltà della vita quotidiana, fino a coltivare paure e ansie paralizzanti. Viceversa, vi sono bambini che interiorizzano un mondo statico, ordinato e rigoroso, fatto di norme, divieti e autorità, che generano apatia, passività, demotivazione, fino alla manifestazione di rituali ossessivi. In entrambi i casi siamo in presenza di emozioni e bisogni affettivi repressi o inibiti perché è stata negata loro una vitale possibilità di esprimersi in libertà, una presenza adulta rassicurante, fisicamente presente e stimolante.