I bambini raccontano un mucchio di storie: sulla loro vita, sul loro mondo. Lo fanno per il semplice gusto di farlo. Tutto questo narrare e narrarsi avviene, per i bambini, in assenza di scrittura. Non c'è regola ortografica né lessicale né strutturale. L'incontro con ortografia e scrittura "nero su bianco" avviene dopo, sui banchi di scuola. Ma la scrittura a scuola si fa senza essere pensata, strutturata, costruita educativamente, con una pedagogia che mantenga al centro dei suoi interessi e dei suoi obiettivi la formazione dei bambini e dei ragazzi e li colleghi, in un virtuoso dinamismo, al pensiero, la letteratura, la narrazione. C'è bisogno, dunque, di tornare a pensare la scrittura a scuola inserendo le tecniche in un più ampio quadro culturale, all'interno di una strategia formativa che sia capace di organizzare, dare senso educativo a ogni "gesto" narrativo. Questo manuale fornisce gli strumenti per permettere ai bambini - e ai loro insegnanti - di sviluppare la loro innata capacità di raccontare, oralmente e per iscritto. È suddiviso in due sezioni: la prima, teorica, affronta le diverse forme di narrazione, dalla narrazione popolare, al teatro, al romanzo. La seconda, operativa, propone numerose attività che i bambini possono svolgere in classe. In appendice, le interviste a Maria Luisa Bigiaretti, insegnante e collaboratrice di Gianni Rodari e a Massimo Carlotto, scrittore di noir, sulla sua attività di scrittura collettiva.