Per Gramsci la critica alla scuola degli "operai macchine voluta dagli industriali" non comporta alcuna nostalgia per la vecchia ed elitaria scuola "disinteressata" della tradizione classica. La sua proposta di "scuola unitaria, umanistica e formativa", la scuola democratica, rappresenta il tentativo di individuare una soluzione ai problemi della società e della scuola italiana del primo dopoguerra, alla sua "crisi organica", nei cui caratteri non è difficile cogliere inquietanti analogie con quella della scuola e dalla società attuale.