Il volume prende in esame il pensiero pedagogico di alcune tra le principali figure culturali dell'Europa tra il Seicento e la prima metà dell'Ottocento. L'idea di Bildung, ossia la formazione interiore, intima e armonica dell'essere umano, rappresenta quel Mittelpunkt che congiunge biografie, riflessioni speculative, poetiche, estetiche ed esperienze pedagogiche diversificate e si dimensiona nella Mitteleuropa di lingua tedesca fino alla Goethe-Schiller-Zeit: l'ultimo grande umanesimo nella storia europea. Soffermandosi sull'opera di Komenský, Pestalozzi, Goethe, Schiller, Jean Paul, Fröbel e guardando al teatro che da Lessing a Büchner offre una rappresentazione delle morfologie della vita, il contributo schiude agli elementi fondamentali delle pedagogie del Neoumanesimo europeo entro cui la formazione, l'educazione e l'istruzione culturale si mostrano quali particolarità costitutive dell'essenza profonda dell'uomo e dell'umanità.