L'autore si propone di far incontrare psicologia ed educazione per creare un'efficace relazione collaborativa per il bene della persona, che rappresenta sempre il terreno fertile dell'impegno psicoeducativo. L'uomo, come già sosteneva Aristotele, vive sempre in relazione con gli altri: ogni essere umano è membro di una comunità e il suo legame con gli altri è un dato di fatto esistenziale e ontologico. Parafrasando, si potrebbe dire che la persona è per l'ambiente, ma nello stesso tempo l'ambiente influenza la persona. Tale affermazione nel libro rappresenta pure un invito, rivolto a tutti, a considerare la realtà nelle sue molteplici dimensioni: familiare, scolastica, psico-sociale, sociopolitica, spirituale, ecc. Il sottotitolo del volume indica, inoltre, la fiducia nelle potenzialità, sia delle persone mature significative nel campo psico-educativo (genitori, insegnanti, educatori, psicologi dell'educazione), sia dei bambini e dei ragazzi che vengono stimolati ed educati a crescere in sé e per gli altri, con passione educativa, creatività personalizzata e responsabilità socializzante. In considerazione della molteplicità dei problemi che rientrano nel vivo interesse della psicologia dell'educazione è stato necessario porre un limite preciso a quest'opera. Il suo punto focale è costituito dai processi psico-pedagogici nei rapporti interpersonali tra educatori ed educandi; dunque dai processi d'interazione sociale immediata della comunicazione.