Questo libro non è un trattato né tantomeno un manuale. Non vi si trovano lezioni, né attività didattiche, né schede da fotocopiare. Non c'è nulla di preconfezionato, perché il suo scopo non è fornire materiale didattico, bensì testimoniare a giovani insegnanti (ma anche alle famiglie) un modello di "scuola felice" che è possibile replicare ovunque. L'esperienza quarantennale dell'Autrice, ormai prossima al pensionamento, è quella delle Scuole Attive sul modello di Célestin Freinet e il punto nodale di essa è il protagonismo degli alunni e delle alunne. Un'insegnante dotata di buona cultura e passione può creare un ambiente di apprendimento interessante e vivace e rendere la classe il luogo in cui stanno bene bambini, bambine e gli adulti che li aiutano a crescere. Insieme, come una vera Comunità Educante. La traversata Olbia-Genova su una barca da regata ha offerto all'Autrice lo spunto per scrivere quello che essa stessa definisce "Testamento pedagogico". Tra un aneddoto velico e un'esperienza scolastica è possibile seguire un "discorso" sulla scuola apparentemente innovativo e moderno, ma che in realtà è fondato sulla maieutica socratica, sulla metodologia della ricerca, sull'amore per i libri e la lettura e, soprattutto, su uno sconfinato interesse per il pensiero infantile.