L'oscillazione dall'individuale al sociale, il lavoro in un contesto limite come il carcere e su adolescenti difficili sono i termini di una sfida lavorativa intensa, vissuta da chi, come le autrici, continua a credere nel cambiamento sociale. Le condotte violente del branco sono un fenomeno socio-psicologico che denuncia un'evoluzione collettiva verso modelli relazionali primitivi caratteristici dell'Italia e della società postmoderna. Un progetto fatto anche di resistenza rispetto ai percorsi interrotti, alle recidive dei ragazzi, alle difficoltà lavorative, alla rabbia spesso vissuta. Nessun obiettivo salvifico, ma un intervento che consente di aprire spazi interiori che ogni singola individualità valorizzerà al meglio allontanandosi dall'espressione dell'impulso primitivo caratteristico del "branco".