"Le stagioni del leggerescrivere" è un libro che si apre in medias res con una riflessione sul legame che la scuola del leggere, scrivere e far di conto ha con la città industriale, per poi arretrare nell'epoca del tempo senza parola, in cui la cultura orale risale verso la civiltà della scrittura imbattendosi nel nodo del rapporto fra cultura e civiltà. In questo percorso si evidenzia come i Tempi, con i loro passi di danza, un poco avanti e un poco indietro, spesso di lato e talvolta con giravolte da perderci la testa, abbiano, per noi umani, il capo e la coda nella parola, quella assente delle nostre più lontane origini, poi pronunciata, poi scritta dalla mano che impugna uno strumento e ora scritta anche da una voce che guida un dispositivo. Nel soffermarsi sulla distanza che siamo venuti assumendo dal mondo e dai viventi, nel sottolineare l'incidenza della tecnologia informatica sui nostri modi di pensare, "Le stagioni del leggerescrivere" raccoglie, condensa ed esplicita argomenti già disseminati negli ultimi volumi della collana, imprimendo un nuovo passo alla danza del sapere e generando spunti fecondi per una riflessione consapevole e critica sul Presente.