Con la legge 1 del 2000 la Regione Emilia-Romagna ridefinisce il sistema dei servizi per la primissima infanzia e individua organi e dispositivi di governo di tale sistema in un'ottica di controllo e di promozione della qualità. In linea con lo stile procedurale che contraddistingue le politiche regionali in questo settore e che hanno condotto all'elaborazione, partecipata, negoziata e condivisa, di Indicatori di qualità per gli asili nido (Bondioli, Ghedini, 2000), le questioni aperte dal nuovo scenario normativo - il ruolo e le funzioni dei coordinatori pedagogici, le procedure per l'accreditamento, i dispositivi di controllo e di verifica - sono state oggetto di discussione pubblica nel corso di seminari, convegni, dibattiti, e non solo da un punto di vista amministrativo. La necessità di una qualificazione pedagogica del nido d'infanzia, attraverso la delineazione di un progetto educativo del servizio e l'avvio di procedure valutative, vi appariva centrale. Da qui l'esigenza di riaprire la discussione, già avviata con la stesura degli Indicatori, sulle componenti e le garanzie irrinunciabili di un "buon nido", sulle responsabilità dei diversi "attori sociali" chiamati a realizzarle, sui nuovi ambiti di "professionalità - progettuale e valutativo - profilati e, non ultimo, sugli strumenti da adottare per lo svolgimento dei nuovi compiti. I saggi, di cui il volume è composto, toccano le diverse questioni aperte con l'emanazione della nuova normativa, discutono i punti "caldi" relativi alla procedura dell'accreditamento, propongono un approfondimento della natura educativa dei servizi per l'infanzia. In linea di continuità con l'idea che la qualità abbia una natura transattiva, negoziale, partecipata, si offrono come spunti e stimoli per un ulteriore confronto.