Prendere o meno a riferimento una tassonomia in ambito educativo è spesso considerata una scelta casuale, ideologica o dipendente dalle mode del momento. Oggi il concetto di tassonomia sembra non essere di moda, ma questo non significa che l'utilizzo delle tassonomie non possa contribuire a migliorare e qualificare l'attività di progettazione e di valutazione delle attività di insegnamento e di apprendimento. È in questa prospettiva che si ritiene utile riproporre il volume Una tassonomia per l'insegnamento, l'apprendimento e la valutazione, di Lorin W. Anderson e David R. Krathwohl, che prende in esame, revisiona e ripropone in forma rinnovata e semplificata la famosa Tassonomia degli obiettivi educati di Bloom. La revisione è motivata sia dall'idea di aiutare insegnanti, formatori ed educatori a progettare e costruire propri percorsi di studio, sia dall'esigenza di supportare l'analisi e la comprensione di eventuali percorsi di studio basati su criteri o standard individuati da altri attori. Introduzione di Guido Benvenuto.