Come si può progettare bene il curricolo verticale se i docenti di scuole diverse del primo ciclo e del biennio obbligatorio non hanno occasioni concrete di incontrarsi, scambiarsi idee ed esperienze didattiche? Già nei Collegi docenti degli Istituti Comprensivi i settori spesso sono due o tre, con i gruppi dei vari ordini ben divisi; non divisi perché l'ordinamento lo preveda, ma perché è naturale avvicinarsi a colleghi con cui si è tutti i giorni in aule attigue. E come fanno ad incontrarsi i docenti degli Istituti Comprensivi con i docenti delle scuole superiori? La separazione è fisica e impedisce l'interazione tra esperienzialità diverse, produce difficoltà nel realizzare quello scambio capillare che servirebbe per migliorare l'insegnamento verticale e ridurre la dispersione scolastica. Per investire sul Curricolo è importante avere la disponibilità di organizzazioni "aperte" a gruppi di docenti di tutti gli ordini, con spazi e personale che organizza e gestisce. Il libro è interessante perché illustra esperienze. Nate da un reale superamento degli steccati esistenti tra docenti di diversi ordini, diventando il prodotto di un percorso generativo di apprendimenti e affettività amicali. È stato scritto in sei capitoli, durante il periodo Covid, da 20 insegnanti "storici" del gruppo scienze suddivisi in 6 sottogruppi, uno per ciascun capitolo. Ha lo scopo di documentare attività riproducibili, accompagnate da schede riguardanti aspetti pratici - sperimentali e riflessioni di didattica scientifica innovativa, collaborativa, svolta in progressione concettuale. Il volume è integrato da QRCode con video didattici esemplificativi delle attività proposte.