Con l'avvento delle "autonomie" la natura sistemica della scuola ha vissuto una renovatio nel suo ordinamento giuridico e nelle competenze professionali di quanti vi lavorano. Ma è stata una vera renovatio? Il volume - partendo da esperienze reali dei professionisti che operano direttamente nella scuola e che la vivono, anche indirettamente, come contesto di interscambio di intese - vuole essere una riflessione e una analisi sulla reale funzionalità democratica dell'organizzazione autonomistica delle scuole. Il saggio ha lo scopo - nelle sue parti che lo compongono - di superare una certa rigidità di prassi scolastiche ancora cristallizzate per fare emergere l'orizzonte futuro verso cui la scuola italiana si sta proiettando. Forse l'obiettivo sembra ambizioso, ma vale la pena provare a segnare un sentiero. Nella prima parte il sistema scolastico italiano viene letto in chiave antroposociologica sia nazionale che europea. Nella seconda e terza ulteriori contributi e riflessioni guardano alla scuola del domani in prospettiva postmoderna. È opportuno che la scuola abbandoni il retaggio elitario di stampo gentiliano; in quest'ottica il saggio vuole leggere la distanza tra aspettativa e realtà sulla scuola, partendo dagli strumenti attualmente in uso (risorse, idee, ambienti). L'obiettivo, alto, è quello di trovare chiavi - pure usate - per aprire porte nuove. Prefazione di Claudio Magris.