Educare alla corporeità significa considerare il corpo di ogni singola persona come l'espressione visibile dell'Essere che c'è in ognuno di noi: dei suoi sentimenti, delle sue emozioni della sua biografia. Un corpo che comunica, che ha un linguaggio fatto di posture, gesti attitudini, movimenti, tensioni, dolori. In questa prospettiva si tratta in realtà di educare la persona in tutto il suo essere all'ascolto dei messaggi corporei unici e irripetibili, di permetterle di imparare qualcosa su se stessa e di scoprire la propria forza. L'essere umano esprime la sua unità psicofisica non solo attraverso le forme pensiero ma anche per mezzo di un corpo che il pensiero stesso "abita" e modella. Pensare con il corpo è quello che fa un bambino quando inala il primo respiro fuori dall'utero materno, quando cerca il seno della madre al primo stimolo della fame, quando esplora con gli occhi o ascolta, quando muove i primi passi, in una scala evolutiva che gli consente di acquisire specifiche funzioni che lui stesso identifica con parti diverse del proprio corpo.