Durante particolari circostanze storiche ed economiche furono prodotte, soprattutto nell'Italia post unitaria, monete di necessità cartacee, conosciute più comunemente con il nome di biglietti fiduciari, in sostituzione delle monete metalliche emesse dallo Stato. Tale fenomeno si sviluppò nel decennio 1866-1876 come conseguenza della carenza di moneta spicciola. La circolazione fiduciaria abusiva si diffuse essenzialmente nell'Italia settentrionale e centrale dove banche, municipi, comuni, associazioni e perfino privati, emisero biglietti fiduciari indispensabili al commercio minuto. Nel volume, dopo l'inquadramento del fenomeno dei biglietti abusivi nell'Italia post unitaria e un capitolo dedicato alla circolazione fiduciaria nel territorio aretino, vengono presentati, con i relativi commenti, i biglietti fiduciari italiani e una selezione di quelli stranieri della collezione di cartamoneta custodita dalla Fondazione Ivan Bruschi attualmente sotto l'egida di Intesa Sanpaolo.