Nel presente contributo si valutano le conseguenze a cui va incontro la costruzione più ardita tentata nella storia, ossia l'Unione europea, se positive quando non contrariano le dinamiche valide per le altre realtà extraeuropee o negative quando si scontrano con le dinamiche valide per le altre realtà extraeuropee. Ma soprattutto, si insegna a distinguere le sovrastrutture che insistono nell'Unione europea per alcune sue peculiarità rispetto alla struttura che caratterizza qualsiasi realtà economica, destinate le prime a fare smarrire la strada a chi è chiamato a decidere. Parleremo, poi, della crisi economica globale osservata dall'estate del 2007, interpretata secondo la logica allocativa suggerita dal modello di sovrapproduzione anziché secondo la logica speculativa seguita dagli ortodossi. In quella occasione, vedremo quanto spuntate siano le politiche ideate per fronteggiare la crisi, proprio a causa della visione errata di quest'ultima accettata dalle autorità europee.