Il primo fine che con i quattro scritti seguenti si volle a suo tempo perseguire fu di dare una definizione accurata e stabile di "ricchezza". Il secondo fine fu di mostrare che l'acquisto di ricchezza sia possibile solo in certe condizioni morali della società; delle quali condizioni la prima in assoluto è l'aver fede che l'onesto esista e che, anche per fini pratici esso sia conseguibile. Senza avventurarci a definire - giacché in tali cose il giudizio umano non è affatto conclusivo - quale sia o non sia la più nobile fra le opere di Dio, possiamo accettare della definizione del Pope almeno questo: che un uomo onesto sia da porre tra le migliori sue opere presentemente visibili e, allo stato dei fatti, sia opera piuttosto rara; ma non incredibile o miracolosa; ancora meno, opera eccezionale.