Dagli anni '90 del secolo scorso, le politiche attive del lavoro hanno acquisito sempre maggiore centralità negli schemi di policy dei paesi europei, riassumendo e trasformando funzioni un tempo assolte separatamente dalle politiche del lavoro e dalle politiche sociali. La particolare caratterizzazione di questi strumenti, le molteplici forme con cui sono stati utilizzati e la natura controversa della loro genesi nell'affermarsi dell'economia neoclassica, hanno stimolato accesi dibattiti circa le loro funzioni, gli obiettivi, e la stessa logica sottostante. In questo lavoro si tenta di offrire una estesa analisi di queste politiche e del concetto di Activation. In particolare, si ricostruisce la genesi storica, teorica e normativa, a livello europeo e internazionale, e si offre una articolata rassegna della letteratura scientifica, che consente di mettere a fuoco l'eterogeneità delle misure esistenti e le profonde implicazioni dei principi dell'Activation nei sistemi sociali dei paesi europei. L'analisi qualitativa si accompagna alla descrizione dei comportamenti di spesa e a un'analisi empirica degli effetti delle politiche attive in Europa. Infine, si offre un focus sul contesto italiano.