Una narrazione brillante e originale di quella che si è dimostrata essere la più grave e prolungata crisi economica del nostro Paese, proprio durante gli anni di avvio del grande progetto europeo della moneta unica. L'Europa è sotto assedio? O questa sua estrema fragilità è semplicemente interna? Nel giro di poco più di un decennio due crisi, una economica e l'altra sanitaria, ambedue globali, hanno scosso le fondamenta del Vecchio Continente ben di più di quelle delle altre nazioni. Forse perché nazione ancora non è, l'Unione europea è percorsa da fremiti opposti, che la tirano in opposte direzioni: da un lato i sovranisti anti-euro, dall'altro gli unionisti cosmopoliti. A ben vedere non è una storia nuova: la storia della costruzione di federazioni di stati diversi che cercano di unirsi insegna che questi periodi instabili di interregno sono sempre esistiti, e l'esito finale non è mai possibile darlo per scontato. Attraverso un registro "metaforico" che agevola la comprensione di alcuni temi teorici o tecnici, "L'interregno" ripercorre questo decennio europeo, denso di conflitti mai sopiti che riemergono all'orizzonte, suggerendo una terza via, l'unica, capace forse di mettere in salvo l'Europa e la sua agognata pacificazione. Una via che mette al centro della soluzione (e non del problema) il nostro Paese: perché - come dimostra il libro - non ci può essere Europa senza Italia.