Una società che spreca risorse umane, materiali e immateriali, con un ritmo allegro ma non troppo, è destinata all'ignoranza e al declino, favorito anche da sprovveduti, stupidi e banditi. Gli esempi qui raccontati offrono spunti di riflessione e interrogativi su scelte politiche ed economiche di segno diverso, ma di rilevante portata per il Paese. S'inizia dai due grandi rifiuti di altri e alti costi: dal coraggio del Governo che ha respinto la candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2020, alla paura del popolo sovrano che col referendum ha cancellato le centrali elettronucleari. Si accenna alla tormentosa avventura dell'Expo di Milano 2015, dall'esito imprevedibile. Si affrontano alcuni nodi produttivi ed economici discutibili: cacciabombardieri F-35JAV, elettrodotti Terna. E ancora: un caso di spreco lombardo e l'eterno problema nazionale dei terremoti.