Il sopravanzare di una tecnologia sempre più all'avanguardia nel campo della robotica e dell'intelligenza artificiale porta le dinamiche economiche verso una condizione nella quale non solo i settori industriali ma anche quelli terziari hanno sempre meno bisogno di risorse umane, generando in maniera inesorabile la polverizzazione di milioni e milioni di posti di lavoro. Allo stesso tempo si va affermando un nuovo paradigma produttivo in cui i singoli individui che vivono nel mondo "reale" (mondo uno) attraverso la loro partecipazione alle dinamiche della rete (ma anche solo vivendo gli sviluppi della società e facendo parte della sua eredità di conoscenza) producono valore nel mondo parallelo virtuale (mondo due) nel quale ogni giorno ognuno di noi non può non essere immerso nell'espletare le proprie attività (motori di ricerca, negozi online, navigatori e così via). Questo valore prodotto nel "mondo due" non ritorna in alcun modo nel "mondo uno"... Uno Stato capace di un vero esercizio di sovranità potrebbe imporre ai grandi operatori del "mondo due" di restituire una parte del valore di cui quotidianamente si appropriano attraverso la partecipazione dei suoi cittadini.