Nel 1883 Carl Menger pubblica "Sul metodo delle scienze sociali". Gustav von Schmoller, economista della "Scuola storica" tedesca e capofila dei cosiddetti "Socialisti della cattedra", reagisce con una recensione alla quale Menger risponde con "Gli errori dello storicismo". Questa disputa prende il nome di Methodenstreit e rappresenta uno dei più importanti dibattiti nella storia delle scienze sociali. Se ne ritrova l'eco nelle polemiche sullo storicismo e in molti lavori successivi, fra cui quelli celeberrimi di Max Weber, Ludwig von Mises, Friedrich A. von Hayek e Karl R. Popper. Oltre a questioni che riguardano lo stesso fondamento delle scienze sociali, con il Methodenstreit si esaminano la possibilità di una filosofia della storia e, inevitabilmente, le sue conseguenze politiche, anche rispetto al ruolo dello Stato. Insieme a "Gli errori dello storicismo", vengono qui riprese parti del volume "Sul metodo delle scienze sociali" e inclusi altri testi di Menger. Nel saggio introduttivo, i curatori collocano il dibattito all'interno dell'ambiente liberale viennese dell'epoca.