La finanza non gode oggi di buona fama. Dopo l'avvio della crisi del 2008 è salita sul banco degli imputati e nonostante i ripetuti inviti alla clemenza figura ancora tra i principali responsabili - se non il principale - dei disastri economici e sociali prodottisi in questi ultimi anni. La recente ascesa della finanza, iniziata negli anni Settanta del secolo scorso, dopo aver illuso circa le sue capacità di generare ricchezza e ridistribuirla in maniera equa, ha prodotto come esito difficoltà drammatiche in tutte le principali economie di mercato, accentuando comportamenti speculativi e tendenze all'avidità, presentati come atteggiamenti economicamente razionali. Il lato «patologico» della finanza non deve tuttavia offuscare il fatto che essa ha giocato un ruolo rilevante nell'ascesa dell'Occidente, sebbene la sua effettiva funzione di sostegno e traino dei processi di sviluppo economico sia tuttora materia di discussione. Il volume ricostruisce la funzione svolta dalla finanza a partire dagli albori medievali dell'economia di mercato europea sino all'attuale crisi finanziaria, riflettendo sul contributo che essa ha offerto al variegato mondo delle imprese e, più in generale, allo sviluppo economico e sociale.