L'economia tocca quotidianamente la vita di tutti noi. È lo strumento usato dai governi per prendere decisioni i cui effetti riguardano milioni di persone; studia il modo e l'efficienza con cui le società utilizzano le proprie risorse; cerca di capire perché certe persone hanno ciò che serve per un'esistenza soddisfacente e altre no; regola questioni fondamentali come la scelta di costruire un ospedale, una scuola o una fabbrica. Eppure in molti hanno l'impressione che si tratti di una disciplina complessa, dai confini nebulosi, dominata da esperti che ne discutono in una lingua arcana e incomprensibile, prendendo decisioni imperscrutabili. Con "Breve storia dell'economia" Niall Kishtainy si rivolge a chi non ha una formazione specialistica ma vuole capire di che cosa si occupano davvero gli economisti, come siamo arrivati ai modelli economici attuali e come questi influiscano sulla vita e sulle scelte di ogni giorno. Kishtainy ripercorre così l'intera storia dell'economia dal mondo antico a oggi, dal baratto ai bitcoin, condensando in capitoli brevi e ben leggibili teorie e controversie, progressi e battute d'arresto. Spiega il pensiero degli economisti classici come Adam Smith o John Maynard Keynes e dei ribelli come Thorstein Veblen, Friedrich Hayek e Amartya Sen, mettendo in luce in luce sia i pregi sia i difetti dell'attuale sistema capitalistico. Traccia l'evoluzione di innovazioni e rivoluzioni: lo sviluppo tanto del commercio quanto del mercato finanziario, l'invenzione delle lettere di credito, i cambiamenti nel ruolo e nella funzione delle banche, l'importanza della pubblicità nella diffusione dei prodotti, lo sfruttamento dei meccanismi psicologici per creare nuovi consumatori. Affronta l'eterna questione se, in economia, l'essere umano sia un'entità razionale o se sia mosso da impulsi imprevedibili. "Breve storia dell'economia" è una mappa agile e indispensabile per comprendere le decisioni e le sfide che danno forma al mondo in cui viviamo.