La concorrenza oggi viene esaltata quasi a prescindere e senza fare distinzioni. L'assetto di mercato di "concorrenza perfetta" non è realizzabile. L'economia mainstream è ancorata al postulato della corrispondenza tra libera impresa e concorrenza. Ma l'esperienza storica smentisce questi assunti. Nella sua reale forma esiste quella che viene chiamata concorrenza monopolistica. Ad essa si giunge applicando il principio della libera impresa sia nel settore manifatturiero, sia in quello industriale e dei servizi. Per non parlare del settore finanziario, dove sin dai tempi del Medioevo (nell'Italia rinascimentale e altrove) piccolo non è mai stato bello. Questo assetto che è quello vero: porta alla differenziazione dei prodotti (anche quelli finanziari) che è interesse anche dei consumatori. Porta all'innovazione, a introdurre novità. Ma richiede controlli e forme di protezione e contrappeso. Proprio perché le imprese non sono piccole e senza potere di mercato. Porta ad introdurre, nell'economia, l'argomento diritto. È rivolto a tutti, in particolare agli amanti dell'economia, della politica e della storia.