Per descrivere l'andamento del mercato del lavoro i mass media divulgano periodicamente i valori di tre indicatori principali: il tasso di disoccupazione, il tasso di occupazione e il tasso di attività. In realtà questi pochi dati non forniscono da soli una descrizione precisa ed inequivocabile della situazione attraversata dal Paese, tanto più oggi in un periodo in cui i confini tra i maggiori aggregati del mercato del lavoro (disoccupati, occupati, inattivi) non appaiono così netti e definiti. L'utilizzo congiunto anche di altri dati, in primis sulle caratteristiche lavorative degli individui, permette, invece, di comprendere meglio il funzionamento del mercato del lavoro. Un confronto tra la situazione italiana e quella dei principali Paesi europei, consente poi di evidenziare le caratteristiche precipue del nostro mercato del lavoro, da sempre caratterizzato da forti diseguaglianze sociali e altamente segmentato non solo dal punto di vista territoriale ma anche di genere e d'età. Il nostro sistema continua ad essere caratterizzato da lunghe durate dei periodi di disoccupazione, da un numero estremamente elevato di inattivi, da una scarsa partecipazione femminile e da una evidente difficoltà di inserimento dei giovani.