Delle criptovalute sappiamo ancora poco, nonostante tutto. Le definizioni migliori le ha fornite proprio la normativa antiriciclaggio, in sede internazionale, sia primaria che secondaria. Molte istituzioni monetarie centrali, il Gafi, la nostra Banca d'Italia, la Ue, e tanti studiosi, hanno contribuito quantomeno a darci una certezza: non si tratta di "monete" né di "valute" (ancorché vengano impropriamente tradotte dall'inglese con il termine "valute virtuali"). Non sono assoggettate a vigilanza, per ora, né ad un vero e proprio procedimento di "emissione"; non hanno sistemi di quotazione né di clearing. Per tali motivi sono "pericolose"? O, peggio, "fuorilegge"?