Viviamo in un momento storico molto delicato. Il clima, la società e l'economia vivono al contempo di estremi, drastici mutamenti e crisi. Crisi che paiono caratterizzare un po' tutti gli aspetti della vita e del pianeta: approvvigionamento di materie prime critiche, inquinamento, fragilità territoriale e sociale, dissesti economici e pandemie. Un quadro di contesto che necessita di contromisure idonee e mirate, volte a ristabilire un paradigma funzionale fondato su un approccio ecologico, sostenibile, resiliente, etico ed inclusivo per tutti. Per farlo è necessario il coinvolgimento di tutti gli attori in quanto portatori di un interesse "collettivo" e fruitori di benessere. C'è bisogno di un approccio a pieno campo che contempli la realtà e i contesti anche critici come fossero un prisma dalle molte sfaccettature. L'economia circolare può essere un validissimo aiuto per favorire la chiusura dei cicli e l'uso delle risorse, l'innovazione di prodotto, di processo e di sistema applicando tali approcci ai contesti territoriali e quindi non solo in ambito strettamente industriale.