Oggi l'industria 4.0 è frutto dell'integrazione tra lavoratori e robot, con la presenza di "macchine intelligenti" in grado di muoversi autonomamente e di relazionarsi con la mano d'opera tradizionale, fino a sostituirla. Si tratta di un salto epocale che richiede un ripensamento dell'organizzazione all'interno delle aziende, dei rapporti lavorativi, ma - più in generale - delle responsabilità del Sistema-Paese rispetto alle trasformazioni in divenire. Se tutto cambia (in termini tecnologici, di standard esistenziali, di modelli produttivi) tutto deve cambiare nell'organizzazione sociale, nell'approccio culturale verso i nuovi problemi, nella politica, sui luoghi di lavoro. Con al centro la figura del lavoratore sempre più consapevole del proprio ruolo, attivo rispetto alle scelte aziendali, in un'ottica partecipativa.